Chiunque intenda installare un pavimento a posa flottante o galleggiante avente come componente il legno sia questo MDF, HDF, Truciolato o quant'altro, deve prendere in considerazione una caratteristica fondamentale di questo tipo di pavimentazione...
Il parquet in laminato è composto quasi interamente da legno. Questo ne fa' un prodotto vivo, che quindi risponde dinamicamente a cambiamenti di umidità dell'ambiente in cui è posato.
, la dilatazione è un fattore preso in esame in fase produttiva tanto da avere un paragrafo nella normativa EN13329 che tratta le caratteristiche della pavimentazione laminata.
Questa caratteristica è strettamente correlata al rigonfiamento del pannello in fibra di legno:
Normativa EN13329: Rigonfiamento dello spessore
Per classe di utilizzo 31-AC3 il rigonfiamento deve essere inferiore o uguale al 20% (<=20%)
Per classe di utilizzo 32-AC4 e 33-AC5 il rigonfiamento deve essere inferiore o uguale al 18% (<=18%)
Posto che rigonfiamenti prossimi al limite sono da considerarsi poco adatti per applicazioni generiche e la pavimentazione derivante da questi possono essere applicate in ambienti estremamente piccoli (stanze e locali che non superino i 4-5 ml nel lato piu lungo)
o estremamente stabilizzati per quanto concerne l'umidità.
Una pavimentazione in laminato deve prevedere spazi dilatativi coerenti alla dimensione dell'ambiente in cui è applicato e questo spazio deve essere mantenuto su tutti gli ostacoli (le pareti sono solo uno di questi)!
Come si calcola lo spazio dilatativo.
Prima di tutto occorre sapere che il pavimento ha dilatazioni differenti nei due versi: il lato corto dei pannelli si dilata maggiormente del lato lungo vista la maggiore presenza di giunte e quindi di sensibilità e dinamicità in risposta all'umidità relativa.
Dato questo presupposto è preferibile, specialmente in ambienti di medie o grandi dimensioni posizionare il pannelli in modo che il lato lungo di questi sia posto nel senso lungo della stanza e naturalmente il lato corto nel senso più ridotto dell'ambiente.
Di fondamentale importanza è anche separare ogni ambiente da qualunque altro mantenendo tra questi gli stessi spazi dilatativi che necessitano ovunque!
A questo punto, dato per certo abbiate assimilato quanto sopra, siete pronti a calcolare lo spazio di dilatazione che necessita per i vostri ambienti.
Questo deve essere calcolato in base ad alcune semplici regole.
Della pavimentazione laminata, se sottostante alle caratteristiche di normalizzazione EPLF, si conosce la dilatazione massima consentita in ambienti con caratteristiche di umidità non problematiche.
Questa è di 1 mm. x ml. (un millimetro per metro lineare).
La misura ricavata da questo semplice calcolo rappresenza la distanza minima vitale alla quale deve essere aggiunto il margine dilatativo di sicurezza.
Anche questo punto rientra in gioco il rigonfiamento del pannello.
Questa caratteristica dovrebbe essere espressa nei "Dati Tecnici" nelle confezini del prodotto. Ove non sia esplicitata questa caratteristica controllate la colorazione del pannello in HDF.
Un pannello in HDF di colore verde spesso rappresenta rigonfiamenti <=10% (inferiore o uguale al 10%).
Caratteristiche non identificate faranno si che il pannello venga considerato con rigonfiamenti al massimo della categoria.
Passiamo adesso al calcolo della tolleranza di dilatazione prendendo ad esempio un generico 8mm di spessore.
Anche la tolleranza di dilatazione è relazionata alle dimensioni dell'ambiente.
Questa è calcolata moltiplicando il il rigonfiamento del pannello per il lato dell'ambiente in oggetto!
Alcuni esempi
:
Calcolo
tolleranza dilatativa
per pannello HDF
con rigonfiamento <=20% medio o sconosciuto
misura in metri lineari |
dilatazione fissa in millimetri |
Tolleranza dilatativa |
Spazio dilatativo totale in millimetri |
ml 4,00 |
4 |
(4x(20%)=8 |
4+8=12 |
ml 5,00 |
5 |
(5x(20%)=10 |
5+10=15 |
Calcolo
tolleranza dilatativa
per pannello HDF
con rigonfiamento <=10%
medio
misura in metri lineari |
dilatazione fissa in millimetri |
Tolleranza dilatativa |
Spazio dilatativo totale in millimetri |
ml 4,00 |
4 |
4x(10%)=4 |
4+4=8* |
ml 5,00 |
5 |
5x(10%)=5 |
5+5=10 |
ml 7,00 |
7 |
7(10%)=7 |
7+7=14 |
Calcolo
tolleranza dilatativa
per pannello HDF
con rigonfiamento <=6%
medio
misura in metri lineari |
dilatazione fissa in millimetri |
Tolleranza dilatativa |
Spazio dilatativo totale in millimetri |
ml 4,00 |
4 |
4x(6%)=2,4 |
4+2,4=6,4* |
ml 5,00 |
5 |
5x(6%)=3,0 |
5+3=8* |
ml 7,00 |
7 |
7(6%)=4,2 |
7+4,2=11,2 |
ml 9,00 |
9 |
9(6%)=5,4 |
9+5,4=14,4 |
* La distanza minima da mantenere
è di 8-10 mm da qualunque ostacolo!
A questo punto si evince che non esiste di fatto un limite alle dimensioni degli ambienti purchè questi siano di misure costanti, quindi non presentino strettoie o particolarità tali da dovere essere considerate più locali.
Ci sono dei limiti logici che impediscono di creare ambienti di grandi dimensioni senza utilizzare giunti di dilatazione.
-
I profili di rifinitura
Battiscopa, giunti di dilatazione e profili dedicati alla rifinitura della pavimentazione.
I profili dedicati alla pavimentazione a posa flottante o galleggiante sono molto larghi per permettere il "respiro" alla pavimentazione.
Questi permettono, in base alla loro funzione, una dilatazione su uno o due lati di circa 12-14 mm.
Dimensioni per le quali la dilatazione calcolata sia superiore alla copertura da parte dei profili dedicati, necessitano di finiture personalizzate e quindi di difficile reperibilità (probabilmente dovranno essere ideati e costruiti).
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Utilizzo dell'ambiente.
Un locale di grandi dimensioni (es. m.20x15), una volta calcolata la corretta
tolleranza dilatativa, può non prevedere giunti di dilatazione.
Problemi possono sorgere nella destinazione d'uso!
Infatti, ipotizzando un autosalone delle dimensioni prese in esempio precedentemente, il parcheggio fisso dei mezzi posti sul perimetro, impedirebbe un corretto movimento della pavimentazione indebolita dalla notevole estensione che, non avendo altri sfoghi, potrebbe generare problemi in zone centrali.
Questo significa che, anche la collocazione di "grandi pesi" influisce sulla corretta dinamicità della pavimentazione impedendo completamente od in parte la corretta dilatazione.